ll fly yoga è iniziato quasi come un gioco ed è diventata una delle esperienze più formative e liberatorie della mia vita.
Alla base c'è la fiducia nella Maestra e la volontà di, non solo mettersi in gioco, ma fare i conti con le proprie paure e insicurezze. Perché quando provi ad appenderti a testa in giù e la mano non si stacca dal pavimento e senti freddo ma sudi, allora è lì che si annida la paura, che sia del vuoto o di farsi male o chissà di cosa, ma la senti nelle vene e dopo cambia tutto! La riconosci e sai che fa parte di te e proprio per questo la puoi gestire. Ci vorranno forse due o tre lezioni ancora, ma quella mano da lì si staccherà! Godimento!!
Oltre all'impatto emotivo, la pratica mi ha aiutato a superare limiti fisici e i blocchi energetici che si manifestavano con dolori articolari o muscolari. Basta mal di schiena, basta male alle spalle, solo il collo resiste, ma la flessibilità che si guadagna nelle lezioni si porta anche nella vita fuori dal tappetino, e con i piedi per terra!
La pratica mamma - figlia crea un'unione sia fisica, nelle posizioni in coppia, che emotiva: senza l'incoraggiamento della mia bambina non sarei riuscita probabilmente a staccare quella mano restando appesa a testa in giù! E poi vedere come i bambini si affidano all'amaca perché sanno già che li sosterrà, un po' come si fidano della mamma, è una meraviglia. La loro purezza è sempre di insegnamento.
Il gruppo di lezione è poi sempre sorridente e accogliente, senza giudizio come vuole lo YOGA, spronando a provare ma rispettando i propri limiti, fino alla prossima volta.
E rivedere le foto a fine lezione lascia sempre stupore e autogratificazione e una gran voglia di tornare a volare!
Tutto questo mi rende assolutamente consapevole che il concetto che mi accompagna nella pratica sia la libertà!
– Antonella; allieva
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